IED è un Gruppo internazionale, il più grande Network di Alta Formazione in ambito creativo ad aver mantenuto dal 1966 uno sguardo globale e una matrice culturale profondamente italiana. È presente con 11 sedi in 3 paesi, Italia, Spagna e Brasile.
IED è una scuola inclusiva e transdisciplinare che utilizza il design come linguaggio universale per il cambiamento. Ogni anno avvia progetti di innovazione in ambito formativo nelle discipline del Design, della Moda, della Comunicazione e del Management, delle Arti Visive, dell’Arte e del Restauro, sviluppando forme di apprendimento e nuovi modelli per interpretare il futuro.
IED può contare su una rete di oltre 3.000 docenti, attivi nei rispettivi settori di riferimento, con cui collabora costantemente per assicurare il perfetto svolgimento delle attività di formazione delle sue sedi.
Un viaggio per le sedi IED Italia attraverso i concept di 8 studenti che presentano le proprie capsule collection:
Mia Agopian con il progetto Between the lines outsiders (IED Firenze), Chiara Cavalieri con il progetto Essere per sé (IED Milano), Nicola Demontis con il progetto Resilience (IED Cagliari), Umberto Fenicchia con il progetto Teche (IED Roma), Chiara Gallo con progetto La brava bambina e Stiven Harapi con il progetto Tyaga (entrambi di IED Torino), Arian Mahmoudzadeh con il progetto The new Persia (Accademia di Como) e Filippo Sansalone con il progetto Say Cheese (IED Milano).
La sfilata unisce capsule collection uomo, donna e genderless in uno spaccato dello stato attuale della moda: una lettura personale del contemporaneo, filtrata dai cambiamenti che si alternano nella vita di ogni individuo.
Ogni progetto esplora influenze e culture attuali, i look rispecchiano temi urgenti come quello del cambiamento climatico, che spinge a progettare soluzioni sostenibili e funzionali attraverso capi modulari, capaci di trasformarsi per affrontare contesti climatici mutevoli; il tema assolutamente attuale dell’amore nelle sue forme distorte, quando si intreccia con abuso e controllo o ancora il tema ancestrale dell’essere umano come opposizione primordiale tra forma ed essenza, il corpo diventa allora superficie trasformabile per accogliere capi destrutturati. Uno scenario multiforme di linguaggi visivi, texture, tessuti e accostamenti cromatici creano l’esperienza IED Graduate Fashion Show.