AFOL Moda è una realtà unica a Milano nel panorama dell’Alta Formazione. Scuola pubblica attiva dagli anni ‘70, offre una formazione professionale in ogni ambito del sistema moda, coniugando la cultura del progetto a una forte impronta tecnica.
La didattica di AFOL Moda è basata su un approccio multidisciplinare, in cui lezioni teoriche sono integrate da esperienze pratiche e laboratoriali significative, workshop e seminari, al fine di fornire una formazione completa e all’avanguardia.
AFOL Moda è impegnata nella valorizzazione del talento e della creatività dei suoi studenti, preparandoli a diventare professionisti di successo nel mondo della moda. La scuola offre infatti un ambiente stimolante e inclusivo, in cui gli studenti possono esprimere al meglio il proprio potenziale.
Emozione, racconto e collaborazione sono gli ingredienti essenziali nella realizzazione delle collezioni degli studenti AFOL Moda. Questo si svela attraverso le interviste dei reporter Gaia De Angelis e Lorenco Malaj, che approfondiscono il processo creativo dei designer Matilde Arrigoni, Giorgia Guidone e Diego Di Mauro. Nel video, la narrazione personale si intreccia nel dietro le quinte delle loro creazioni, mettendo in luce come ogni collezione nasca dalla fusione di esperienze individuali e visioni condivise.
Sette collezioni, un gruppo di giovani designer, e le mani abili di sarti e modellisti. Ogni collezione è il risultato di una sinergia perfetta, dove il punto di vista innovativo dei designer prende forma grazie alla dedizione degli studenti di sartoria e modellistica di AFOL Moda. Così attraverso ogni capo vengono celebrati la creatività e il dialogo tra talenti, dando vita a progetti che incarnano l’essenza della moda contemporanea, tra la passione delle nuove generazioni e il dinamismo del nostro tempo.
Apre “CRRReature” di Lavinia Afrusinei, con il suo esercito di eroi-bambini pronti a sconfiggere la noia con blocchi di colore e sproporzioni geometriche. “Downtown Tribe” del trio Just For Love esplora l’appartenenza urbana e invita a far parte di una tribù cosmopolita, mentre “Lil’ Chick” di Aurora Avola evoca la leggerezza del volo degli uccelli, rivestendo il corpo con tessuti leggeri e sovrapposizioni. “Eyeliner” di Rebecca Fresolone richiama l’eleganza retrò con corsetti, reggiseni a punta e giacche maschili destrutturate. Seguono “Rivoluzione in una tazza di té” di Giorgia Guidone, che racconta le origini del movimento femminista, e “Disruption of Normal Continuity” di Matilde Arrigoni, che dà forma al trauma emotivo con capi drappeggiati a moulage. Chiude “Provincia Magnetica” di Lorena Valle romanticizzando la noia rassicurante della provincia con capi ispirati alla sua quotidianità nostalgica.